Come risparmiare sulla TARI

Una riduzione TARI per molte aziende è possibile. Ecco come risparmiare ottenendo una riduzione, un rimborso o un’agevolazione sulla tassa rifiuti.

I rifiuti possono essere considerati un problema, ma in taluni casi possono essere considerati risorse. Verifichiamo la Tassa Rifiuti TARI al fine di ottenere un risparmio economico per una riduzione, rimborso, agevolazione della stessa.

Ogni anno la Tariffa Rifiuti, cambia nome ma non la sostanza, con il risultato che le somme richieste sono man mano sempre più elevate. Avrete sentito parlare sicuramente di TARSU, poi di TIA, poi della fantomatica TARES fino alla vigente TARI (in alcuni casi anche TARIP), tutti acronimi per definire in modo diverso la stessa cosa: il gettito da versare per la raccolta rifiuti.

Ciò che molti non sanno è che le aziende con attività commerciali, artigianali ed industriali hanno il diritto di chiedere una serie di riduzioni della TARI, sulla base di una serie di presupposti normativi specifici derivanti da leggi nazionali, regolamenti comunali, giurisprudenza correlata, che vanno ad abbattere anche in modo significativo l’importo annuale della tassa rifiuti da versare, sia in termini di quota variabile sia in termini di metratura di calcolo e quindi di quota fissa.

Grazie ad una pluriennale esperienza ho acquisito ottime competenze sulla verifica iniziale e la  successiva predisposizione di pratiche di regolarizzazione e revisione della posizione Tassa Rifiuti al fine della riduzione della TARI, chiedendo ad esempio una riduzione per l’avvio a recupero rifiuti speciali assimilati, una riduzione superficie per contestuale produzione di rifiuti speciali assimilati e non assimilati, delle esclusioni di superficie per inidoneità a produrre rifiuti urbani/assimilati, ecc.

L’obiettivo è quello di migliorare la posizione contributiva vigente e futura con un risparmio sui versamenti, ed in certe situazioni anche di riscuotere le somme pregresse pagate e non dovute.

In caso di avvisi di accertamento indirizzati alle imprese da parte dei Comuni / Enti Gestori del pubblico servizio di raccolta rifiuti urbani, risulta possibile analizzare nel complesso la posizione e verificare se sussistano tutti i presupposti affinché l’Ente impositore abbia fatto la richiesta in modo corretto e legittimo. Accade spesso che l’istruttoria sia stata insufficiente e non siano state verificate / previste le dovute disposizioni regolamentari le quali permettono di ottimizzare l’importo finale dovuto dal contribuente. Sarà quindi possibile prevedere una fase istruttoria con l’Ente impositore presentando accertamento con adesione o istanza con mediazione tributaria, che per importi fino a 50.000 € può oggi essere richiesta senza passare dalla Commissione Tributaria.

Si parte da una verifica iniziale a titolo gratuito della posizione contributiva TARI, mediante verifica delle ultime bollette o fatture ricevute da parte del Comune / Ente Gestore, o eventuali avvisi di accertamento ricevuti, per poi programmare la fattibilità della pratica di riduzione e quantificare l’entità della riduzione TARI raggiungibile, o stimare la somma corretta da versare.

Il compenso previsto sarà versato a risultato positivo ottenuto. Ci si riserva comunque di approfondire la specifica posizione sulla base della documentazione dell’impresa.

Alcuni esempi di risultati raggiunti negli ultimi anni.

Riduzione TARI anno 2016

Settimo Torinese (Torino). Riduzione di superficie del 25% su attività commerciale.

Riduzioni TARI anno 2017

Padova. Riduzione superficie 50%.

Pordenone. Riduzione superficie 50%).

Riduzioni TARI anno 2018

Riduzione quota variabile del 30%.

Misterbianco (Catania). Riduzione parte variabile del 73,62%.

Città Sant’Angelo (Pescara). Riduzione superficie del 25% e del 50%.

Gorizia. Riduzione quota fissa 5% + quota variabile 60%.

Osimo (Ancona). Riduzione superficie del 30%.

Roma. Riduzione 25% parte variabile.

Riduzioni TARI anno 2019

Perugia. Riduzione superficie 40% + quota variabile 20%.

Bologna. Riduzione superficie 10% + riduzione quota variabile 53,5%.

Parma. Riduzione quota variabile50%.

Sassari. Riduzione quota variabile 40%.

 

Clicca qui per alcuni esempi reali di aziende che hanno ottenuto una riduzione TARI.